brakucha

NEL MIO BLOG SI PARLA PRINCIPALMENTE DEI MIEI INTERESSI, IL CINEMA SU TUTTI O QUALSIASI ALTRA COSA MI PASSI PER LA TESTA

domenica, novembre 16, 2008

Felicity????

Maddai, la Canalis non si può chiamare Felicity... dai... che senso ha...
Ho visto ieri "la fidanzata di papà", film moderatamente imbarazzante.
All'inizio c'è da segarsi le braccia, la prima scena è degna dei peggiori film trash di tutti i tempi. Non conosco Oldoini, ma i pochi film suoi che ho visto (anni 90, yuppies 2) non erano da buttare nel cestino. In questo caso credo che abbia fatto dirigere la costumista, perchè non c'è spiegazione (senza offesa per la costumista).
La Ventura sinceramente pensavo peggio, dal trailer mi ero vergognato per lei, invece nel film diciamo che non è la nota peggiore. Mi chiedo cosa l'abbia convinta ad accettare la parte, dopo che si burlava in trasmissioni varie dicendo che non avrebbe mai più recitato considerando la fallimentare esperienza di fratelli coltelli. Non credo che l'abbia convinta il culo di Massimo Boldi, che chi andrà a vedere il film si potrà gustare per parecchie scene.
Comunque.
Già mi fa imbestialire il fatto che all'estero, negli Usa in questo caso, tutti parlino italiano. E' assurdo. E' già capitato in precedenti film e capiterà ancora, ma è imbarazzante. Inventatevi qualcos'altro. Non è possibile che ogni persona a New York, Miami ecc. parli correttamente italiano.
Poi mi fa irritare il continuo far riferimento alle città americane solo perchè è cool. La Ventura nominava a vanvera Los Angeles, New York, aveva persino un fottuto poster coi grattacieli dietro di sè, che anche mia nonna si accorgeva che era finto.
Ma il clou è arrivato a circa un'ora, quando hanno detto il nome del personaggio della Canalis:
FELICITY
ripeto: FELICITY!!!
Lasciamo da parte il ruolo che aveva nel film, ma non è del tutto colpa sua, quando i registi si decidono di inquadrarle solo le tette e il culo, neanche se fosse brava quanto Meryl Streep sarebbe capace di togliersi di dosso l'appellativo di "Bona e cagna".
Poi chiamarsi Felicity... maddai.... Felicity... non riesco a comprendere... Felicity...
Tirando le somme, il film è una carrellata di tette, culi e primi piani di fighe e niente più.
Boldi continua inesorabilmente il suo degeneramento artistico, così come l'avventura in solitario che ha intrapreso dopo l'ormai storico addio con De Sica.
L'unica nota positiva di questo film è, almeno per me, oltre a Teresa Mannino, che quando parla è ipnotica, l'interpretazione di Nino Frassica. Fa alzare almeno di un punto il voto di questo film, portandolo a un discreto 5.

giovedì, novembre 06, 2008

Cose di cui vergognarsi

A parte la stronzata dell'ultimo blog, di cui un pò me ne vergogno, ma che non cancello sia perchè non ho voglia, sia perchè questa frase rimarrebbe senza riferimenti, mi vergogno molto di più di un'altra questione, non so se più importante. (Ho cancellato l'ultimo post, era indecente)
Come sapete Obama ha stravinto le presidenziali americane, la mia voglia di andare in Usa è più che mai forte, mi commuovo guardando i video che lo riguardano.
Ebbene, ascoltando i politici italiani mi cadono le braccia, la voglia di andarmene si moltiplica x 100.
Attenzione, non è qualunquismo, non sono qualunquista e disprezzo i qualunquisti. Disprezzo quelli che dicono "I politici sono tutti uguali" e stronzate varie. Ritengo di non far parte della categoria.
Questa volta però la delusione è grande.
Quando un Gasparri qualsiasi dice "Al Qaeda è più felice" già c'è da picchiarsi da soli con un bastone.
Poi mi vergogno di Berlusconi, ma soprattutto in questo caso di coloro che sfruttano ogni sua parola.
La frase abbronzato è parecchio fuori luogo ed evitabile, ma con un pò di sforzo posso far passare questa ennesima gaffe a Berlusconi, anche se con fatica.
Ma il fatto grave è che la sinistra si sia aggrappata a quesa parola per criticare il Berlusca.
Mi angoscia il fatto che la sinistra, una pseudosinistra, un vero Democratic Party non esista in Italia. C'è bisogno di un sostanzioso ricambio generazionale, di uomini e di argomenti.
Le elezioni scorse sono state una prova lampante. Veltroni ha cercato di costruire qualcosa di nuovo, ma ha fallito miseramente nei modi. Ha richiamato gente vecchia, non è riuscito a creare una coesione di ideali, come ha fatto Obama.
Ha chiamato Di Pietro, paladino della giustizia, osannato da Grillo, ma che appena entrato in Parlamento ha preso i seggi e ha rinnegato l'alleanza.
Mi vergogno di quesa Italia. Purtroppo non vedo una via d'uscita. Mi preoccupo e non poco, perchè mi ritrovo a pensare che la sinistra non sia in grado di governare.
Non mi vergogno degli italiani che hanno votato Berlusconi, mi vegogno del fatto che non ci sia una alternativa.
Sarei un illuso se sperassi che nel futuro verrà a soccorrerci un Obama italiano, capace di unire il Paese con l'arma della fiducia.
Sono in piena crisi politica. Continuo a ripetermi che non sono qualunquista. Forse un pizzico lo sono, perchè non conosco personalmente i parlamentari, non so che fanno, che pensano, come realmente lavorano per il Paese. Non conosco i giovani che veramente sarebbero in grado di cambiare l'Italia.
Forse sono un qualunquista anche perchè sogno continuamente di andarmene negli USA, a fare non so che. Sono un vigliacco, un illuso, uno sfigato, un qualunquista, un incapace, un perdente.
Fortuna che i sogni diventano realtà...