brakucha

NEL MIO BLOG SI PARLA PRINCIPALMENTE DEI MIEI INTERESSI, IL CINEMA SU TUTTI O QUALSIASI ALTRA COSA MI PASSI PER LA TESTA

venerdì, aprile 10, 2009

Rare video

mercoledì, marzo 25, 2009

Effetto vocal coach

E' da queste due ultime edizioni che Amici ha assunto una concretezza molto significativa. Il prodotto che esce fuori da questo talent comincia ad essere appetibile anche al mercato "vero".
Non so sinceramente quali possano essere i motivi, ce ne sono molti.
Innanzitutto un cambio di manovra c'è stato nell'edizione di 3 anni fa, con la vittoria di Federico. Per la prima volta ha vinto chi è stato sempre primo in classifica. Nelle edizioni precedenti solitamente c'è sempre stato un ragazzo sempre primo in classifica, ma poi all'ultima puntata vinceva un altro, vinceva quello che forse era più talentuoso.
Questo fatto sconsacrava la parte "Reality" di Amici, ovvero ne usciva una rivalutazione totale delle preferenze riscontrate durante l'anno. Come per dire, ok, finora abbiamo votato quello più simpatico, però ora che siamo in finale votiamo seriamente e facciamo vincere quello più bravo.
Federico è stato il primo vincitore globale, sempre primo in classifica e primo anche nella puntata finale. Forse il cambiamento non era ancora avvenuto definitivamente, fatto sta che Federico si è rivisto poche volte, si è dedicato ai musical, ma non ha mai confermato quel successo che sembrava avesse durante la trasmissione.
Invece l'anno dopo arriva sto ragazzetto, Marco Carta, e qualcosa cambia.
Questo belloccio sarà primo in classifica da sempre, ok, ma tanto alla fine non vince.
Questo era il pensiero di molti telespettatori e in fondo anche dei professori, tutti tranne uno. Arriva Luca Jurman, che già mi ricordavo vocal coach ad Operazione Trionfo, e punta tutto su Marco. Viene da fuori, non possiede gli schemi degli altri professori, di canto e no. Lui va li e vede un talento, un timbro che può funzionare.
Gli altri professori forse erano legati troppo al concetto di "Scuola". Diciamolo chiaramente, Amici non è una scuola. Questo è un piccolo appunto che devo fare agli autori, non si può chiamare un programma come amici "Scuola", sia per il fine che si vuole raggiungere, sia per il rapporto con i professori che si è voluto smitizzare, insomma, non è una scuola, perchè se in una scuola ogni ragazzino risponde con toni forti ad un prof succede un macello.
Comunque dicevo, i professori pensavano e forse ancora pensano (la di Michele soprattutto) che il titolo di scuola esula da qualsiasi preferenza verso i ragazzi, tutti sono uguali, e come in una scuola chi si comporta male deve venire cacciato.
Ma ripeto, amici non è una scuola, gli strumenti di analisi devono essere diversi. La Celentano è stata tanto criticata, ma almeno ha avuto il coraggio di ammettere le sue preferenze. Così come Jurman.
Maria nel suo famoso sbottò di quest'anno credo intendesse proprio questo, ossia si devono valorizzare i talenti, chi esce vincitore da quì deve mantenere lo stesso successo anche fuori. Le preferenze dei professori soo quindi uno strumento necessario per aiutare i telespettatori a capire chi è veramente capace.
Ed è quì che sta l'effetto Jurman: ha fatto di tutto per far conoscere il talento di Marco, la gente lo ha capito e così è nato il fenomeno carta.
Quest'anno è stato un pò diverso, Alessandra è sempre stata ammirata da tutti i professori, quindi non si può colpevolizzare la di Michele & Co. (Era diventato patetico il fatto che lei e la Scalise dassero sempre gli stessi giudizi e le stesse valutazioni, mezzo punto in più o in meno).
Comunque penso che oramai stiamo ad un punto molto avanzato di questo processo di trasformazione del programma. Il prossimo anno spero che le preferenze siano molto più nette, ma spero anche che si trovi una soluzione a questo fatto della "Scuola".

Mi ricordo quando iniziò Saranno famosi, le critiche erano sempre le stesse: "Si da molta visibilità alle polemiche, è più uno show che un talent".
Poi mi fa ridere il fatto che ci siano i nostalgici, ovvero chi pensa che prima era meglio perchè c'erano meno polemiche. E' un circolo vizioso.
Io credo che questa scelta di non limitare (mettiamola così) le polemiche tra i ragazzi, di dare molto spazio ai contrasti e ai rapporti che si creano tra di loro, non sia un fattore da criticare.
Dopotutto è uno dei motivi principale che ha aiutato il successo di questo programma, e poi le polemiche hanno sempre come contenuto l'esibizione, o comunque il valore artistico dell'altra persona, quindi è sempre un dibattito sul merito, raramente sulla persona.
Ok, le critiche ci sono come in tutti i programmi. Ripeto che il rapporto con i professoriè criticabile, non si da un buon esempio, ma come ho detto molte volte basta non chiamarla "Scuola". O meglio, bisogna avere il coraggio di non chiamarla scuola.
Non giudico i comportamenti, perchè è stata una evoluzione naturale: prima c'era il pubblico parlante a criticare i ragazzi, poi hanno cominciato a parlare i professori (ed il pubblico aprlante è diventato obsoleto).
E' stata una scelta chiara dlla De Filippi, far crollare la maschera di professori e rendere tutti dei "tutor".

Ho scritto e divagato troppo, come sempre, mi ispiro sempre di più ai sostenitori del flusso di coscienza e di quelli che poi non correggono. Forse ho tralasciato qualche aspetto importante che riscriverò in un'altra occasione.
Alla prossima.

La rivoluzione del gelato

Guardo spesso la tv e ho gusti molto stratificati.
Seguo soprattutto le serie tv di qualità americane (Scrubs, Lost, House, I Simpson, Friends ecc..), odio le fiction italiane, odio in generale i programmi di raiuno, disprezzo studio aperto, lucignolo, ora non me ne vengono in mente altri, ma ce ne sono molti.
Seguo invece i programmi che TUTTI seguono, e che TUTTI dicono di non seguire.
Guardo il grande fratello, anche se andando avanti sempre con meno interesse, guardo i reality in generale, ma ultimamente ciò su cui mi sono soffermato ed ho analizzato sono i programmi di Maria de Filippi.
Come dissi nel post precedente Amici lo guardo da sempre. in seguito gli dedicherò un post, inoltre seguo con interesse anche il tanto bistrattato "Uomini e Donne".
Ne ignoravo l'esistenza fino a pochi anni fa, poi un giorno ne ho seguito un pezzo e sono diventato uno spettatore assiduo.
Mi interessa molto il lavoro che Maria e la redazione svolgono nei confronti dei ragazzi che scendono la scalinata.
La forza di questo programma è che loro(Maria & Co.) lasciano tutto nelle mani dei ragazzi, non costruiscono e non incidono più di tanto sulle scelte, sui comportamenti che assumono.
Ci sono molte persone che vanno a corteggiare solo per avere visibilità, mentendo spudoratamente sul vero interesse per il/la tronista di turno.
Ma il bello è che nessuno glielo vieta, anzi, l'eventuale doppio gioco è argomento di dibattito e spunto interessante per creare discussioni.
E' questo uno dei punti di forza. Anche chi guarda giudica la sincerità o la falsità di una persone, se ne analizzano gli atteggiamenti, le piccole cose e si giunge ad una conclusione, in quello che è un gioco molto divertente, ovvero giudicare gli altri, anzi, meglio, giudicare chi si mette in gioco e quindi sceglie di farsi giudicare.
Poi, cosa comune sia da amici che a uomini e donne, la De Filippi ha il pregio di aver portato il corpo autoriale "davanti" le telecamere, facendo crollare un muro che c'è sempre stato in tv.
E' un modo per aumentare la sintonia e la fiducia con il pubblico, mostrando come viene costruito il programma e condividendo con i telespettatori le scelte e le persone che costruiscono lo show.
Un esempio banale, ma particolarmente significativo: mi ricordo che Maria de Filippi è stata la prima a parlare di "gelato" riferendosi al microfono.
Ora non ricordo in che occasione, mi sembra ad Amici 4 o 5 anni fa, ma è una cosa che mi è rimasta particolarmente impressa.
Ha portato il gergo del "dietro le quinte" davanti le telecamere.
Numerose sono le puntate di uomini e donne dedicate interamente al lavoro che svolge la redazione, dal casting alla registrazione dell esterne, ecc.
Poi vabbè, ad Amici gli autori sono famosi tanto quanto i professori, prima c'è stato Chicco, poi Luca che da voce è diventato volto predominante, ora sta comparendo Mauro.
Ammetto che apprezzo molto questa predisposizione di Maria e del suo staff, sono delle scelte molto coraggiose e che sottolineano l'ottimo lavoro che viene svolto dietro le telecamere.
Prima dicevo che guardo con meno interesse il Grande Fratello, questo perchè ultimamente le scelte che hanno intrapreso gli autori sono sempre meno chiare e nascondono sempre un secondo fine che si vuole nascondere al pubblico, quindi confidando chiaramente nella stupidità delle persone che guardano il programma.
Allora, porto ad esempio un fatto avvenuto un paio di anni fa.
Da una settimana si pubblicizzava in tutte le trasmissioni di Mediaset che nella prossima puntata del GF ci sarebbe stata una eliminazione a sorpresa.
Arriviamo alla puntata, e scopriamo che la eliminazione l'avrebbero dovuta fare gli inquilini stessi.
Poco prima della diretta però Fabiano e Augusto hanno avuto un litigio feroce per futili motivi. Forse Fabiano ha esagerato, fatto sta che proprio a causa di quell'episodio molte persone, costrette a fare un nome, scelgono di eliminarlo, quindi, uno dei personaggi più popolari e più amati se ne deve andare.
CRISI.
Immagino il trambusto che c'è stato nel dietro le quinte, chi si stava impiccando, persone che si picchiavano, uno che accusava l'altro "Te l'ho detto che non dovevamo fare l'eliminazione a sorpresa! Ora che cazzo facciamo!!"
Insomma, la tensione è visibile anche nel volto della Marcuzzi che, scommetto quanto volete, per me non conta un cazzo lì dietro. Subisce le scelte di altri e chiaramente non sa prendere una decisione da sola in diretta.
Insomma, non si sa più che fare.
La faccio breve, alla fine si inventano che Fabiano può rientrare se i concorrenti vogliono, ma il montepremi scenderà da un milione a 900'000€. Naturalmente tutti accettano. Poi per lavarsi la coscienza hanno deciso che i 100'000 € sarebbero andati in beneficienza. Che gli devo dire? Bravi?
Patetico, non aggiungo altro. PATETICO.
Dopo quella misera scena ho guardato con occhi diversi il Grande Fratello, e ho criticato ogni mossa subdola che è seguita, e vi assicuro che ce ne sono state.
Comunque, ho scritto troppo.
Le prossime volte parlerò più approfonditamente di Amici continuando così il discorso TV che ammetto mi interessa molto analizzare con occhio critico, pur ignorante quanto possa essere.

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Buona la seconda

Piace a molti questo programma, ma io non riesco a farmelo piacere. Ogni volta ne guardo gli aspetti negativi, che prevalgono sempre su quelli posiviti.
Cominciamo.
Intanto non è in diretta. La Ruffini può parlare quanto vuole, ma il fatto che sia registrato toglie molto ad un programma che si professa paladino della improvvisazione. E' chiaro, è palese che la non diretta è un handicap, dai, chi lo nega ha interessi nel negarlo!
Poi, capisco che molti non saranno d'accordo, ma non tutte le scene fanno ridere!
Solo qualcuna fa ridere ed è di qualità, e si capisce subito quando avviene, perchè ridono anche Ale e Franz. Fateci caso, quando ad uno viene una intuizione particolarmente azzeccata, l'altro ride, come per dire "questa è buona, bravo".
Io la considero nell'altro fronte: è come per dire "questa è buona, bravo, ergo: le altre sono discrete". E le altre sono il 90%.
Bisogna avere il coraggio di non ridere quando una cosa non fa ridere. Soprattutto bisogna avere la lucidità di capire quando una battuta non fa ridere.
Come lessi in un articolo, il divertimento non sta nell'improvvisazione in sè, ma nell'assurdità delle situazioni che gli attori sono costretti ad affrontare.
E a me non basta una situazione assurda per farmi ridere, ci vuole anche il contenuto.
Poi ultima cosa: il lettore.
Pubblicità su Mediaset "Questa sera a "Buona la prima" Diego Abatantuono come suggeritore".
Uno si aspetta chissà che, invece poi realizza che Abatantuono (lo prendo ad esempio, è un attore che ammiro molto) si limita solamente a leggere delle frasi scritte dagli autori. Cioè, dov'è il contenuto?? Chiami uno solo per leggere delle frasi? Non capisco, mi sembra una mossa molto banale e superficiale.
Capisco che buona la prima è un format e che non si può cambiare più di tanto, ma la improvvisazione non ha un copyright, la puoi trattare in 250'567 modi, non c'è bisogno di andare all'estero per vedere come la usano.
Comunque, purtroppo quest'anno non mi piace neanche il programma del martedì della Gialappa's (a differenza di mai dire grande fratello del lunedì notte), quindi, la conclusione di questa riflessione è che il martedì non guarderò Italia1. Fatevene una ragione.

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Amico della Tv Italiana

Torno a parlare della tv italiana. E' appena finito amici, lo guardo in pratica da sempre. Forse solo quest'anno mi sono venuti i brividi ascoltando una esibizione, lo so che è facile dirlo alla fine, ma è così, appena sentita ho capito che lei era la vincitrice.
Ecco l'esibizione.

*Domani parlerò di "uomini e donne".

martedì, marzo 24, 2009

Maddai, non pensavo

Non pensavo che Woody Allen fosse così dedito alle partecipazioni TV.
Intendiamoci, ci mancherebbe che lo screditassi, ma è curioso.
Sempre su Youtube (sono monotematico me ne rendo conto) ho scoperto video incredibili.
Mi riallaccio al post precedente, e continuo a professare l'importanza di divulgare l'archivio storico tv americano.
Ho trovato vecchissime partecipazioni di Woody Allen a vecchi quiz show datati 1964, 1965, lì intorno insomma.
Era l'ospite che doveva indovinare la celebrità nascosta attraverso vari indizi, doveva azzeccare una parola con pochi aiuti.
Erano gli inizi della sua carriera, andava lì per pubblicizzare i suoi primi film e per farsi conoscere. Poi nel corso degli anni ha diminuito le apparizioni, ci sono diverse ospitate con Carson e con Cavett (che è tralaltro è apparso in Io e Annie), per poi ridurre drasticamente la sua presenza in tv (tralasciando la semi imbarazzante intervista di Paolo Bonolis con imbarazzante chiusa di Oreste Lionello - sarà morto ok, ma quella caduta di stile se la poteva risparmiare*)
Sarebbe molto interessante assistere ad una sua ospitata al Late Show with David Letterman, credo che non ci sarà ai, ma lo spero.

Ok, credo che per un pò non parlerò più della tv americana, la mia curiosità per ora è stata accontentata e non prevedo ritorni a breve termine, parlerò di altre cose altrettanto interessanti!
Vi lascio lo spezzone a cui facevo riferimento prima, eccovi Woody Allen partecipare al quiz show "Password", anno 1965.




* Bonolis nel programma "Il Senso della Vita" fece un'intervista a Woody Allen, in cui il comico discuteva della vita dopo la morte, affermando che per lui dopo la morte non c'era nulla, lui non credeva in Dio e nemmeno alla vita ultraterrena. Finita l'intervista Oreste Lionello (che doppiava Allen anche nel colloquio con Bonolis) comparse in video dissociandosi dalle parole del regista americano. Non aggiungo commenti. Trovate tutto su Yotube.

Talk Show

Youtube è una fonte inesauribile di informazione e di scoperte molto interessanti.
In pratica è possibile trovare la storia della tv da 30 40 anni fa ad oggi, scoprire chicche sensazionali che non avremmo mai ritrovato.
Capita di scoprire per esempio spezzoni di vecchi talk show americani, gli inizi di Conan O'Brien, la prima puntata del late night di Letterman nel 1982, numerosi incontri tra lo stesso Letterman e Johnny Carson.
E' curioso scoprire l'archivio storico di una televisione di qualità come quella americana, si comprendono cose che altrimenti non si potrebbero capire. Si capisce il coraggio con cui i dirigenti della Nbc abbiano scelto un'autore dei Simpson sconosciuto come Conan O'Brien e abbiano deciso di puntare su di lui. Resta invece misteriosa la decisione di non affidare a Letterman il Tonight Show.
E' interessante anche giudicare la differenza tra la nostra tv e quella targata USA, senza facili giudizi affrettati, ma distinguere e capire le due culture, entrambe rispettabili.
In Italia si cerca sempre un conduttore alla Letterman, un comico capace di condurre un talk show alla maniera americana e avere lo stesso successo.
Secondo me lo spettatore italiano non è abituato a questo genere di talk show, innanzitutto perchè manca un "Parco Vip" degno dell'ampio star system hollywoodiano.
Da noi i film di successo sono interpretati sempre dagli stessi attori, e inoltre non c'è quella idolatria che vediamo esistere in America.
Poi il pubblico italiano non è abituato a questo genere di spettacolo, o meglio, finora nessuno è stato capace di condurlo degnamente e non è nata l'abitudine a questo genere di talk.
L'unico che ci ha provato seriamente è stato Daniele Luttazzi nel 2001, lui stesso è un seguace di Letterman, ha dichiarato diverse volte di andare spesso a New York e confrontarsi con gli autori del Late Show.
Per me Luttazzi come stile di conduzione (anche fisico) è più simile a Conan O'Brien, ma purtroppo non gli hanno permesso di creare uno show duraturo, nonostante il grande successo che ebbe all'epoca.
Comunque, ho dedicato molte ore alla visione di vecchi spezzoni della tv americana su Youtube, purtroppo molti video sono stati cancellati per violazione del copyright.
Capisco e non mi lamento, spero solamente che tutto quel materiale non venga tralasciato e che i grandi televisivi americani creino su youtube, sui loro siti, o dove gli pare, delle sezioni apposite dove è possibile vedere e rivedere tracce importanti della storia americana.
Intanto vi posto uno dei video più interessanti, sperando che lo facciano rimanere più tempo possibile.


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giovedì, febbraio 12, 2009

Legge di Murphy

Legge universale dei commenti di Youtube.

In ogni video in cui è presente una musica di sottofondo, anche se il titolo è indicato nella descrizione, è certo che almeno un utente chiederà il nome della canzone.

martedì, gennaio 06, 2009

Le conseguenze del web

Girovagando e trotterellando per la rete mi imbatto spesso in commenti di gente comune che mi rendono sempre più perplesso.
Lo zapping su youtube è una delle mie attività preferite, tra gli altri mi godo spezzoni di vecchi film, video di canzoni, interviste, e ogni volta trovo i commenti a questi video sono oltremodo esasperati.
Da scene di film di bombolo, lino banfi, pierino, trovo gente che scrive "capolavoro" "genio" "miglior comico d'italia" "grande attore" e così via...
Insomma, l'utente medio cerca in rete ciò di cui è appassionato, o comunque apprezza anche se non all'eccesso. Ma quando si accorge che anche altre persone apprezzano quelle battute, altri come lui ridono alle gesta dell'attore di turno, l'utente medio si esalta e sente il bisogno di esprimere il suo apprezzamento esasperandolo al massimo. Un modo per dire "Ehi, io sono più appassionato di tutti voi, sono io il fan n.1"
Questo meccanismo avviene anche se di mezzo c'è odio. Anzi, ancora di più. Si fa a gara a chi massacra di più e a chi scrive la minaccia più originale.
Non generalizzo perchè so che questa ipotesi non vale per tutti, altrimenti ogni video avrebbe l'80% di commenti in più.
Per quanto mi riguarda il fatto che non scriva tanti commenti è da attribuire al timore del giudizio degli altri, ma questo è un altro discorso che non approfondirò in un altro post.
Mi rendo conto però che questa categoria di fruitori del web è sempre più ampia.
I gruppi di facebook sono un esempio lampante. Per ogni minimo atteggiamento ipotizzabile c'è già qualcuno che ci ha creato un gruppo ".." dai li conoscete anche voi, non mi fate cercare, poi sono troppi.

Un altro punto da sottolineare è la RABBIA. Stare su internet è come stare nel traffico, tutta la rabbia repressa esplode contro quello sconosciuto che tanto non rivedremo mai.
Le polemiche nei commenti dei video di youtube sono all'ordine del giorno, le espressioni usate sono terribilmente feroci. Come se con quella frase si vuole colpire nel profondo. Il pentimento dell'altro è il fine a cui tutti auspicano, e se accade allora ci si sente travolti da un senso di colpa per quelle frasi così pesanti che diventano poi ridicole.

Credo che col passare dei giorni aggiusterò meglio questo post, mi sembra molto grezzo, intanto lo lascio così.

domenica, novembre 16, 2008

Felicity????

Maddai, la Canalis non si può chiamare Felicity... dai... che senso ha...
Ho visto ieri "la fidanzata di papà", film moderatamente imbarazzante.
All'inizio c'è da segarsi le braccia, la prima scena è degna dei peggiori film trash di tutti i tempi. Non conosco Oldoini, ma i pochi film suoi che ho visto (anni 90, yuppies 2) non erano da buttare nel cestino. In questo caso credo che abbia fatto dirigere la costumista, perchè non c'è spiegazione (senza offesa per la costumista).
La Ventura sinceramente pensavo peggio, dal trailer mi ero vergognato per lei, invece nel film diciamo che non è la nota peggiore. Mi chiedo cosa l'abbia convinta ad accettare la parte, dopo che si burlava in trasmissioni varie dicendo che non avrebbe mai più recitato considerando la fallimentare esperienza di fratelli coltelli. Non credo che l'abbia convinta il culo di Massimo Boldi, che chi andrà a vedere il film si potrà gustare per parecchie scene.
Comunque.
Già mi fa imbestialire il fatto che all'estero, negli Usa in questo caso, tutti parlino italiano. E' assurdo. E' già capitato in precedenti film e capiterà ancora, ma è imbarazzante. Inventatevi qualcos'altro. Non è possibile che ogni persona a New York, Miami ecc. parli correttamente italiano.
Poi mi fa irritare il continuo far riferimento alle città americane solo perchè è cool. La Ventura nominava a vanvera Los Angeles, New York, aveva persino un fottuto poster coi grattacieli dietro di sè, che anche mia nonna si accorgeva che era finto.
Ma il clou è arrivato a circa un'ora, quando hanno detto il nome del personaggio della Canalis:
FELICITY
ripeto: FELICITY!!!
Lasciamo da parte il ruolo che aveva nel film, ma non è del tutto colpa sua, quando i registi si decidono di inquadrarle solo le tette e il culo, neanche se fosse brava quanto Meryl Streep sarebbe capace di togliersi di dosso l'appellativo di "Bona e cagna".
Poi chiamarsi Felicity... maddai.... Felicity... non riesco a comprendere... Felicity...
Tirando le somme, il film è una carrellata di tette, culi e primi piani di fighe e niente più.
Boldi continua inesorabilmente il suo degeneramento artistico, così come l'avventura in solitario che ha intrapreso dopo l'ormai storico addio con De Sica.
L'unica nota positiva di questo film è, almeno per me, oltre a Teresa Mannino, che quando parla è ipnotica, l'interpretazione di Nino Frassica. Fa alzare almeno di un punto il voto di questo film, portandolo a un discreto 5.

giovedì, novembre 06, 2008

Cose di cui vergognarsi

A parte la stronzata dell'ultimo blog, di cui un pò me ne vergogno, ma che non cancello sia perchè non ho voglia, sia perchè questa frase rimarrebbe senza riferimenti, mi vergogno molto di più di un'altra questione, non so se più importante. (Ho cancellato l'ultimo post, era indecente)
Come sapete Obama ha stravinto le presidenziali americane, la mia voglia di andare in Usa è più che mai forte, mi commuovo guardando i video che lo riguardano.
Ebbene, ascoltando i politici italiani mi cadono le braccia, la voglia di andarmene si moltiplica x 100.
Attenzione, non è qualunquismo, non sono qualunquista e disprezzo i qualunquisti. Disprezzo quelli che dicono "I politici sono tutti uguali" e stronzate varie. Ritengo di non far parte della categoria.
Questa volta però la delusione è grande.
Quando un Gasparri qualsiasi dice "Al Qaeda è più felice" già c'è da picchiarsi da soli con un bastone.
Poi mi vergogno di Berlusconi, ma soprattutto in questo caso di coloro che sfruttano ogni sua parola.
La frase abbronzato è parecchio fuori luogo ed evitabile, ma con un pò di sforzo posso far passare questa ennesima gaffe a Berlusconi, anche se con fatica.
Ma il fatto grave è che la sinistra si sia aggrappata a quesa parola per criticare il Berlusca.
Mi angoscia il fatto che la sinistra, una pseudosinistra, un vero Democratic Party non esista in Italia. C'è bisogno di un sostanzioso ricambio generazionale, di uomini e di argomenti.
Le elezioni scorse sono state una prova lampante. Veltroni ha cercato di costruire qualcosa di nuovo, ma ha fallito miseramente nei modi. Ha richiamato gente vecchia, non è riuscito a creare una coesione di ideali, come ha fatto Obama.
Ha chiamato Di Pietro, paladino della giustizia, osannato da Grillo, ma che appena entrato in Parlamento ha preso i seggi e ha rinnegato l'alleanza.
Mi vergogno di quesa Italia. Purtroppo non vedo una via d'uscita. Mi preoccupo e non poco, perchè mi ritrovo a pensare che la sinistra non sia in grado di governare.
Non mi vergogno degli italiani che hanno votato Berlusconi, mi vegogno del fatto che non ci sia una alternativa.
Sarei un illuso se sperassi che nel futuro verrà a soccorrerci un Obama italiano, capace di unire il Paese con l'arma della fiducia.
Sono in piena crisi politica. Continuo a ripetermi che non sono qualunquista. Forse un pizzico lo sono, perchè non conosco personalmente i parlamentari, non so che fanno, che pensano, come realmente lavorano per il Paese. Non conosco i giovani che veramente sarebbero in grado di cambiare l'Italia.
Forse sono un qualunquista anche perchè sogno continuamente di andarmene negli USA, a fare non so che. Sono un vigliacco, un illuso, uno sfigato, un qualunquista, un incapace, un perdente.
Fortuna che i sogni diventano realtà...